venerdì 13 febbraio 2009

Ivan Crico a Oderzo per l' Omaggio all'arte di Vittore Antonio Cargnel


Messaggero Veneto —
12 febbraio 2009 pagina 08 sezione: PORDENONE

PORDENONE. Il territorio del Friuli Venezia Giulia e del Veneto ha riscoperto l’arte di Vittore Antonio Cargnel, uno dei suoi cantori più poetici e appassionati, grazie alle esposizioni organizzate da FriulAdria e dalla Fondazione Oderzo Cultura, a Pordenone e Oderzo. Le due mostre, che hanno riscosso un notevole successo, continueranno fino a domenica e, per agevolare l’afflusso dei visitatori, la banca ha deciso di tenere aperta la propria sede di rappresentanza di Palazzo Cossetti, a Pordenone, anche nel fine settimana. Chi lo desidera potrà quindi visitare “Bianche sensazioni”, con le opere di Cargnel dedicate al tema della neve, anche sabato e domenica dalle 16 alle 19. A coronamento del progetto espositivo si inserisce la poesia, con un’iniziativa realizzata con la partecipazione di pordenonelegge.it: un omaggio a Cargnel, dal titolo “Le strade dei poeti - Paesaggi, dialetti, sguardi tra Veneto e Friuli”, che si terrà oggi a Palazzo Foscolo, a Oderzo, alle 20.45. Friuli e Veneto sono intensamente presenti nell’opera di Cargnel, che ha amato cogliere i particolari caratteri dei paesaggi e dei borghi di queste contrade nelle loro analogie e nella loro unicità. Con le immagini, i colori, gli orizzonti quotidiani, anche la lingua dei poeti forma un paesaggio di suoni e di emozioni che compongono i luoghi della vita. Quale migliore omaggio, allora, alla pittura di Cargnel, se non ripercorrere idealmente le strade care alla sua opera ascoltando le voci dei poeti? Tra Veneto e Friuli, con il fascino delle diverse intonazioni dei dialetti, ma anche della lingua italiana, sei poeti oggi tra i più apprezzati - Pierluigi Cappello, Luciano Cecchinel, Ivan Crico, Igor De Marchi, Fabio Franzin e Gian Mario Villalta - leggeranno dalle loro raccolte i versi che meglio sentono intonati alle atmosfere pittoriche che pervadono le sale di Palazzo Foscolo, rievocando, tra pittura e poesia, il senso del nostro tempo attraverso la diversa sensibilità del passato e del presente, per accogliere il perduto e riconoscere il nuovo che appena adesso impariamo a guardare. (c.s.)

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