venerdì 9 gennaio 2009

Gerhard Richter: «I nuovi ricchi hanno mandato in malora il mercato dell'arte»


Intervista al grande pittore tedesco di Farah Nayeri (traduzione di Maria Adelaide Marchesoni)

Le pareti della Serpentine Gallery a Londra sono coperte di grafici colorati di quel tipo che si possono trovare di solito nei magazzini hardware. Solo che questi colori non sono stati raggruppati: verdi, blue o rossi, ma sono stati disposti casualmente, sistemati in griglie a intitolati: "4900 colori. Versione II" dell'artista tedesco in mostra fino al 16 novembre.
Gerhard Richter (Dresda, 1932) ha usato la stessa tecnica casuale per disegnare le vetrate di acciaio e vetro della Cattedrale di Colonia: 11.500 quadrati in vetro soffiato furono prodotti in 72 colori. I 49 pannelli della Serpentine possono essere disposti in 11 modi, fra cui anche una versione che mostra tutti i pannelli, uno accanto all'altro.
Richter, 76 anni, ha disegnato a lungo griglie colorate. Nella metà degli anni 60, mentre era occupato a realizzare quadri basati su fotografie, riprodusse grafici colorati su grande scala.
Nel corso di un'intervista rilasciata a Farah Nayeri di Bloomberg News, avvenuta in Galleria, Richter, che indossava una giacca scura e una polo blu, parlava senza pregiudizi degli stili di pittura, del mercato dell'arte e di Damien Hirst, qualche volta cercando un aiuto dal traduttore.
Con la testa rapata a zero e gli occhiali, somigliava a un professore universitario.

Nayeri: Che cosa rappresenta il suo lavoro?

Richter: Proprio all'inizio, quando dipingevo dopo il periodo delle fotografie, entrai in un negozio di colori. Vidi questo piccolo catalogo con le carte colorate, e pensai "Come è bello!". Albers (l'artista tedesco Josef) affermò che solo i colori speciali sono abbinabili ad altri, e la vera arte li potrebbe unire. Io pensavo: "Non è vero: si possono mettere insieme colori su colori" vedi Bacon, Rothko.

Nayeri: Così lei ha messo insieme i colori in modo casuale e ha funzionato?

Richter: Devi prima prepararli oppure fare una scelta. E' comunque un lavoro impegnativo. In questo caso sono 25 i colori, che stanno bene insieme. Devi rappresentare l'intera gamma.

Nayeri: Londra sta ospitando una mostra su Francis Bacon e Mark Rothko (entrambe alla Tate Gallery) e una sua mostra. Sembra una celebrazione della pittura. A che punto è oggi la pittura?

Richter: Sono molto contento che ci sia un ritorno alla pittura, sento che è un contrappeso a tutta la pazzia che sta invadendo il mercato dell'arte, dei prezzi eccessivi pagati per le opere d'arte. Il mercato dell'arte è andato in malora. Questo è successo con l'arrivo dei Russi, dei Cinesi e dei nuovi ricchi. Non hanno cultura. C'è la necessità di comprendere l'arte e avere sentimento.

Nayeri: Così, questo mercato è trainato da persone che considerano l'arte una commodity o un investimento?

Richter: Sì… divertimento.

Nayeri: Non sta però forse anche lei beneficiando dell'"inflazione" presente nel mercato dell'arte? I Suoi lavori ora hanno prezzi elevati.

Richter: Sì, certo, è così, o almeno i prezzi sono più elevati che in passato; però solo i miei lavori meno recenti hanno quotazioni elevate, mentre i nuovi tendono ad andare a galleristi e con queste opere non faccio certamente molto denaro.

Nayeri: Cosa pensa dell'ultima asta di Damien Hirst, in cui l'artista ha bypassato gli intermediari e si è rivolto direttamente a Sotheby's?

Richter: E' un genio, un genio finanziario!

Nayeri: Intende fare lo stesso?

Richter: No, no, io non posso!

Nayeri: Perché no?

Richter: Ho ricevuto l'educazione sbagliata per poterlo fare, e ormai è troppo tardi per cambiare!

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