tag:blogger.com,1999:blog-6899873870106799674.post4939449158454866118..comments2023-07-23T14:38:24.179+02:00Comments on ivancrico: Le radici antiche della nuova arteivan cricohttp://www.blogger.com/profile/07286130795813531700noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-6899873870106799674.post-16128618585363287422010-01-01T21:18:07.761+01:002010-01-01T21:18:07.761+01:00L'arte vive nel tempo di ciascun artista che, ...L'arte vive nel tempo di ciascun artista che, a sua volta at-tra-versa il tempo di altri. artisti e non. Ne nasce un tempo deragliato, amplificato,intrecciato o sintetizzato in cui prende vita l'opera. Non è detto, spesso, che questa sia conclusiva.Penso piuttosto che ogni opera sia un segmento di un tracciato che si arti-cola (colonia o colonizzare ha la stessa radice) e si compone più e più volte per aggregazioni nei territori e nel tempo interiore dell'artista,e non sono mai le stesse, anche se, certo, spesso c'è un segno, una parola-chiave che è comune a tutto l'iter. L'artista, secondo me, non ha alcun dovere nei confronti del suo elaborato se non quello di entrare o avvicinarsi ad esso con onestà, che non ha niente a che vedere con il senso comune dell'onestà in campo sociale e morale strettamente inteso. Se il suo lavoro è onesto, ovvero non scarta nulla a favore di un obiettivo pre-figurato, l'opera è o sarà onesta, cioè porterà anche agli altri qualcosa e non è importante che sia la stessa.Anzi,meglio se, per ciascuni, si diversifica la percezione del percorso.<br />Se l'arte ha un prezzo, come fanno spesso,calcolando al metro il valore di un quadro,allora non c'è alcun valore nel nome che in esso viene riconosciuto alla pari di un codice a barre.Il mercato non è l'anima dell'arte è un mondo a parte e spesso intralcia l'arte.fernandaAnonymousnoreply@blogger.com